Restauro e calchi

Restauro materiali lapidei

Mosaici

GEA, Servizi di Geoarcheologia è altamente qualificata nel restauro di manufatti lapidei in sito e non.
Gli interventi conservativi, riguardanti sia elementi costitutivi di parti architettoniche di edifici sia opere mobili, consistono nel restauro, consolidamento e pulitura, degli elementi architettonici litici, interni ed esterni, incluse le integrazioni con malte preventivamente campionate e studiate.

Il restauro di manufatti lapidei si basa essenzialmente su tre fasi d’intervento:

  • Pulitura – obiettivo è rimuovere le sostanze estranee alla pietra, accumulate sulla superficie a seguito dei processi fisici e chimici di degrado.
  • Consolidamento – si attua ricreando la consistenza dello strato superficiale del manufatto il quale, solitamente caratterizzato da alta porosità, risulta decoeso. Si realizza attraverso il parziale riempimento dei pori dello strato decoeso, in modo da riportare il valore della porosità totale a quello della pietra sana.
  • Protezione – consiste nell’isolare il manufatto dall’azione dell’ambiente esterno, in particolare dall’acqua sia meteorica che di condensa. Vengono utilizzati vari tipi di materiali idrorepellenti, solitamente composti polimerici, che, se opportunamente scelti, riducono i tempi del cantiere e quindi i costi complessivi del restauro.
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CALCO FONTE 1
MOSAIC 1

GEA, Servizi di Geoarcheologia è specializzata nella realizzazione di calchi, anche di grandi dimensioni, in vetroresina. In particolare si eseguono repliche di manufatti archeologici, calchi di paleosuperfici e di supporti di tracce di attività culturale e/o artistica (incisioni rupestri) nonchè calchi di strutture e di reperti mobiliari e naturali.
Realizziamo calchi ad opera d’arte, dal peso contenuto e, se non diversamente indicato, inalterabile nel tempo; si eseguono altresì strappi parziali o integrali di superfici d’uso e manufatti, integrando l’originale con la copia in calco delle parti eventualmente non asportabili.

 

Calchi strutture

Repliche di manufatti archeologici

Realizzazione del negativo – dopo un accurato esame e la pulizia dell’oggetto si procede alla creazione del negativo (master) con l’applicazione di gomme siliconiche colabili, spalmabili o stuccabili, sulla superficie del manufatto; avvenuta la reticolazione dell’elastomero si procede nella realizzazione di una conchiglia in vetroresina di supporto al medesimo: si procede quindi al distacco dal negativo della conchiglia in  poliestere rinforzato da fibra di vetro non appena è avvenuta la catalizzazione della sua resina.

Realizzazione del positivo – dopo aver posizionato la conchiglia in vetroresina adagiandovi sopra il negativo, cioè la gomma elastomerica, si eseguono delle colate di resina epossidica ad alta definizione o di un materiale analogo: i vari strati, all’atto della colata, vengono caricati con inerti e pigmenti pittorici originali per riprodurre fedelmente tutte le caratteristiche dell’originale.
Infine si procede al riempimento con colate di rinforzo strutturale in materiali meccanicamente tenaci, in genere poliesteri alleggeriti con polistirolo e schiuma poliuretanica, essenziali per la successiva musealizzazione o altra collocazione del calco finito.